giovedì 24 ottobre 2013

Rucola e le sue importanti proprietà


La rucola o ruchetta, nome latino “eruca sativa”, da sempre famosa per le sue proprietà curative e nota fino dal tempo dei Romani per le sue virtù afrodisiache.
Oggi con il nome di rucola o ruchetta si intendono due piante diverse:
- la verdura coltivata a foglie più larghe, ingrediente d’insalate, risotti, pasta e contorni di carne;
- l’erba aromatica selvatica a foglie più piccole, che cresce spontanea nell'Italia mediterranea, dal livello del mare fino agli 800 m d'altezza.

La rucola, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicaceae (Cruciferae), a cui appartengono importanti virtù quali quelle di  stimolare l'appetito e migliorare la digestione; molto usata per l'astenia e per chi presenta una stanchezza psichica e fisica. Nei preparati erboristici e fitoterapici viene utilizzata per le sue proprietà di diuretico, di drenante, di purificante per il fegato e come aiuto dell'eliminazione dei gas intestinali oltre che come ottimo calmante per contrastare la tosse.


Valori nutrizionali (per 100 g) * Dati testudomaniac.com ** Dose Giornaliera Raccomandata

Cruda*
DGR **
Energia
25 kcal
Proteine
2,58 g
Glucidi
3,65 g
Lipidi
0,66 g
Fibre
1,6 g
30 g
Sodio
27 mg
Potassio
369 mg
2 000 mg
Calcio
160 mg
800 mg
Ferro
1,46 mg
14 mg
Magnesio
47 mg
375 mg
Selenio
0,3 mg
55 µg
Vitamina C
15 mg
80 mg
Vitamina B5
0,437 mg
6 mg


Da un punto di vista alimentare, vi ricordo che contiene in particolare ferro, potassio, fosforo e calcio, e vitamina C.

Presenta un quantitativo di calorie molto basso, solo 25 kcal ogni 100 grammi, per tanto viene prevalentemente consumata in insalata, anche se è ottima anche cotta e comunque in campo alimentare la ritroviamo anche come base di molti liquori.
Al di là di tutte queste proprietà e benefici, è sconsigliato assumerla in grandi quantitativi poiché a dosi elevate produce un metabolita che ha effetti negativi ed irritanti sul nostro organismo. E' infatti doveroso dire che la rucola se cotta e se mangiata da persone intolleranti a questo tipo di pianta, può addirittura diventare velenosa e come tale pericolosa per la vita. La cottura quindi compromette gli effetti positivi dell’assunzione di questa pianta, anche perchè se protratta per oltre i 30 minuti di tempo, la cottura distrugge le vitamine e “tiocinati” ovvero composti con alte proprietà antitumorali e antiossidanti.




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